Nuove aperture a Roma: Il Museo delle navi romane

Roma è così: quando pensi di aver visto proprio tutto-tutto-tutto dal punto di vista storico-artistico e stai già programmando qualche gita fuori porta per disperazione, spunta qualche altra cosa.

Viene inaugurato un museo nuovo, o ne riapre uno rimasto a lungo chiuso, o viene musealizzato uno scavo archeologico appena concluso, o un palazzo storico rimasto per anni inutilizzato riapre i battenti come spazio espositivo o centro culturale. Non fai a tempo a rilassarti che c’è subito qualche altra visita da mettere in agenda (e da prenotare online, oramai bisogna farci l’abitudine, la visita casuale e improvvisa, purtroppo per i disorganizzati cronici come me, è morta) e i weekend romani, lungi dall’essere una noiosa alternativa ad un turismo più ‘esotico’, sono subito riempiti di impegni.

Nelle prossime settimane vi parlerò di alcune novità dal punto di vista espositivo/culturale nel panorama romano, luoghi della cultura aperti o riaperti negli ultimi mesi, visite da non perdere e da programmare appena possibile.

Iniziamo da un piccolo museo che ho particolarmente a cuore avendo lavorato nelle sue vicinanze per molto tempo e avendolo visto chiuso, triste ed abbandonato per anni, il Museo delle Navi Romane di Fiumicino, di cui infatti avevo già parlato in QUESTO POST relativamente ad alcuni dei musei archeologici dedicati alla navigazione antica dell’area tirrenica (Museo delle navi di Pisa, Museo del mare e della navigazione antica di Santa Severa etc, tutti consigliatissimi).

Rinnovato interamente anche nelle strutture e nell'aspetto esterno, con nuovi pannelli informativi e un simpatico giardinetto fiorito intorno.

Chiuso dal 2002 per problemi strutturali, ormai avevamo perso le speranze di rivedere aperto questo piccolo museo, un po’ fuori mano e i cui problemi sembravano insormontabili. E invece il Parco Archeologico di Ostia Antica, cui il museo fa capo, ha finalmente ultimato l’allestimento e lo ha inaugurato circa un mese fa alla presenza del ministro Franceschini, dei vertici di Aeroporti di Roma e delle altre autorità restituendo alla città un suo personalissimo museo della navigazione antica, piccolo ma curatissimo e oltretutto ad ingresso gratuito.

Dovete sapere, infatti, che l’attuale aeroporto di Fiumicino, neanche a farlo apposta, è situato grossomodo nello stesso luogo in cui, in età imperiale, c’era un altra infrastruttura ugualmente importante, il bacino dei porti di Claudio e Traiano (attuale area archeologica di Portus), e quindi durante i lavori di costruzione delle piste e degli edifici annessi vennero fuori, ovviamente, i resti delle strutture portuali antiche.

Molto azzeccato l'utilizzo di luci blu per dare un aspetto 'marino' alla sala. Il percorso di visita si snoda su due livelli, in modo che dalla passerella più alta si possano vedere i dettagli dell'interno degli scafi.

In alcuni casi, anche resti di relitti lasciati semiaffondati all’interno del bacino stesso e nel corso dei secoli intrappolati e sigillati da fango e i sedimenti, che ne hanno garantito la conservazione pur essendo in materiale deperibile. In particolare, durante gli scavi furono portati alla luce nell’area in cui attualmente è il museo ben 8 relitti, 5 dei quali sono stati esposti nella grande sala del museo insieme ad una piccola selezione di reperti legati alla navigazione antica e alle attività dei porti di Claudio e Traiano.

Il lavoro di restauro di questi scafi in legno è stato ENORME e si percepisce; la prima esposizione di queste imbarcazioni negli anni ’70, per le scarse conoscenze in materia dell’epoca, fu probabilmente pensata in modo poco attento alla conservazione dei fragilissimi materiali, che ne risentirono fortemente e rischiarono di andare persi per sempre, e che adesso necessiteranno per questo di cure costanti.

Uno degli scafi più piccoli (a sinistra) e un rilievo in cui è raffigurato il porto di Ostia, con ben riconoscibili il faro e il thermopolium (a destra).

Una cosa molto interessante del museo, infatti, è il fatto di avere all’interno un vero e proprio cantiere di restauro archeologico ‘a vista’: non potendo spostare le navi, il restauro viene fatto chiudendole una per volta all’interno di un tendone di plastica trasparente in cui i restauratori lavorano e quindi sarà possibile seguire le attività di restauro e l’avanzamento dei lavori praticamente in tempo reale.

A sinistra, la nave sotto il tendone da restauro. Sarà quindi un museo da tenere d'occhio e in cui tornare periodicamente per vedere i nuovi sviluppi, cosa che per altro sarà fattibilissima essendo un museo gratuito.

Tutto il museo, infatti, è in realtà un grande work in progress in cui, oltre a proseguire i lavori di restauro e consolidamento degli scafi lignei, l’esposizione sarà via via arricchita da altri reperti e altri allestimenti multimediali in via di realizzazione che andranno a comporre un interessante spaccato delle attività marittime e soprattutto portuali dell’area di Ostia e Portus in età romana e non solo; diciamo che è stato scelto di aprire subito, anche con un allestimento non del tutto completo, piuttosto che indugiare ancora mirando ad una perfezione e completezza che rischiava di non arrivare mai, e secondo me non è stata per niente sbagliata come idea.

L'Aeroporto di Fiumicino ha da anni instaurato un rapporto con il Parco di Ostia Antica, esponendo all'interno dei terminal alcuni reperti 'prestati' dal Parco; immagino che anche la riapertura del museo sarà valorizzata e ne verrà incoraggiata e facilitata la visita da parte degli utenti dell'aeroporto (pensate a chi deve aspettare molte ore per un transito, a chi va ad accompagnare o a riprendere qualcuno, a chi viene posticipato il volo ...).

Infatti, anche se in questo caso parliamo di relitti ritrovati non al largo ma all’interno di un porto insabbiato da secoli e scavati quindi ‘nella terra’, con metodologie tradizionali, non dimentichiamo che in questo periodo, nel mondo dell’archeologia, il campo in via di sviluppo per eccellenza è proprio quello dell’archeologia subacquea [ne parlavo anche QUI], trainata dallo sviluppo di nuove metodologie, professionalità e tecnologie e che ha da poco anche una propria Direzione Generale all’interno del Ministero della Cultura; nei prossimi anni, perciò, se c’è un settore in cui ci possiamo aspettare grandi scoperte e novità in campo archeologico è proprio quello del mare e della navigazione antica, ed aver fatto partire questo progetto museale proprio in questo momento e pensandolo già di per sé come un contenitore in costante evoluzione è stata un’ottima cosa per stare al passo con i futuri sviluppi della materia, anche a livello di una sicura crescita nell’interesse da parte del pubblico.

Per informazioni:

Museo delle Navi Romane

Via Alessandro Guidoni, 00054 Fiumicino RM

mar-dom 10.00-16.00 (ultimo ingresso alle 15.30), ingresso libero (con green pass)

https://www.ostiaantica.beniculturali.it/it/home/ 

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